Caro Mastru,
penso sia arrivato il momento di raccontare ai nostri amici cos’è quella pietra che da qualche settimana campeggia davanti alla nostra Bottega.
Quella pietra veniva usata prima dell’arrivo della trebbia per “pesare” il grano, per separare i chicchi dalle spighe del grano appena mietuto. Veniva legata ad un paio di buoi che compiendo un movimento circolare nell’aia la facevano girare. In questo “gioco” circolare, questa tecnologia, alimentata dalla forza animale permetteva all’uomo di arrivare al chicco di grano.
Mi ricorda quanto le tecnologie che utilizziamo in questo nostro tempo possono “essere” o “non essere” e quanto è importante ricordarselo.
Ho deciso di lasciarla all’ingresso della Bottega perché questa tecnologia ancestrale mi ricorda ogni giorno che il pane che ci ha portato fin qui viene da qui. Questa pietra ha alimentato generazioni di donne e uomini, dando vita e sostenendo storie umili, ma straordinarie.
Mi ricorda che le storie vanno rinnovate nella circolarità, come il grano, come il pane e che avere un centro, al quale guardare e dal quale partire e al quale tornare è importante.
Mi è stata donata da un caro amico, uno bravo, cocciuto, come la pietra, ma molto bravo, di nome Nicolangelo Marsicani che un giorno di diversi anni fa mi chiamò per dirmi “vieni subito, ho una cosa che è uscita mentre spietravo un vecchio terreno, se ti interessa puoi prenderla”.
Inoltre, qualche sera fa ci sedemmo attorno a questa pietra insieme al Prof. Domenico Guida e mi ha raccontato che questa pietra si è probabilmente formata tra 18 e 20 milioni di anni fa ed è ricca di piccoli micro organismi fossili che prendono il nome di Lepidocyclina vissuti “da queste parti” dall’Eocene al Miocene.
Questa pietra, quindi, mi permette di rammentare a me stesso e a chi entra in questa bottega che la storia della Terra è un cerchio di straordinaria grandezza e che per quanto le nostre storie possano essere belle è importanti per noi, sono sempre un fatto piccolissimo, anzi infinitamente piccolo rispetto al luogo che ci ospita.