C’è una cosa che ai miei occhi rende speciale il progetto “Scritte”
Lavorare alla scrittura di pensieri che dovranno accompagnare le persone per un tratto della propria esistenza.
La potenza della scrittura e (é) la sua tensione selettiva. Scegliere, un pezzo della propria storia, una propria promessa, un pezzo di un sogno. Scegliere per scrivere. In un’epoca fluida, l’incisione sulla pelle è un esercizio che nutre il nostro apparato radicale.
È un progetto complesso, difficilissimo da far funzionare con le premesse che ho nella testa, ma è bello per questo, perché permette alle persone di “scrivere” i propri passi, e questo, si sa, prende tempo!
Questo è il manufatto narrativo Scritte® N.100
e sono felice che un po’ per caso, un po’ per gioco e un po’ perchè è simbolicamente forte sia la Vandera/Manifesto del Palio del Grano
Il Palio è stata la mia prima grande palestra, il primo campo di sperimentazione, di gioco, di implementazione, di errori e di erranze.
Realizzandola ho pensato a te nonno, a tutte le volte che venivi al Palio proprio con la tua vandera di pelle, alla tua eleganza durante la mietitura, alla tua Maestria, al suo essere Mastru, al tuo essere in divisa da Mastru proprio grazie alla Vandera che portavi!
Il design è stato immaginato in un caldo lunedì pomeriggio, al tramonto, da un manipolo di curatori del Palio.