I libri e la bottega. Ci piace sceglierli, viverli e leggerli insieme. I racconti, i saggi, le lettere e le illustrazioni vivono in bottega perché il senso si costruisce partendo dalle storie che leggiamo, che ci emozionano e che ci fanno sognare.

La Bottega è letteraria perché i libri fanno incontrare gli uomini e le donne curiosi di conoscere. Ogni libro è una storia, cento storie e mille storie. Nella bottega le storie prendono forma e si mixano. I libri diventano mappe per il futuro, bastoni per camminare, martelli per forgiare, occhiali per guardare e penne per scrivere.

Ogni artigiano è solo. La Bottega letteraria nasce per far sentire gli artigiani meno soli. Siamo figli delle comunità che contribuiamo a creare e abbiamo bisogno di incontrarci e di fare incontrare i nostri pensieri per sentirci meglio.

Ho invitato Vincenzo Moretti a curare questo spazio letterario perché è Mastro.
Girovagando, passa di bottega in bottega, di artigiano in artigiano raccontando il lavoro ben fatto. I libri sono il suo pane e il pane è un libro nelle sue giornate vissute a Caselle in Pittari.


Gli ho chiesto di scrivere qualche riga per raccontare perché è stato così contento del mio invito, questo è quello che mi risposto: “Caro Giuseppe, Amos Oz in Una storia di amore e di tenebra, la sua bellissima autobiografia romanzata, scrive che da piccolo voleva diventare un libro, perché “c’era come la sensazione che mentre gli uomini vanno e vengono, nascono e muoiono, i libri invece godono di eternità”. Ecco, io adesso non vorrei sembrarti esagerato, ma io, dopo averci pensato e ripensato, dopo aver “scartato” l’amicizia, l’amore per la lettura, il piacere di avere ancora un’altra cosa da condividere con te e tanto altro ancora, mi sono detto “perché così possiamo condividere qualche pezzetto di eternità, perché condividendo non solo facciamo in modo che “un esemplare comunque si salvi e preservi la sua vita di scaffale, una vita eterna, muta, su un ripiano dimenticato in qualche sperduta biblioteca a Reykjavik, Valladolid, Vancouver” come scrive il grandissimo Oz, ma creiamo una possibilità, la moltiplichiamo, incrementiamo la consapevolezza e il valore sociale della nostra comunità, seminiamo le condizioni affinché in ogni casa possa crescere il lievito per impastare farina e acqua per fare il pane della curiosità, del sapere, della conoscenza. Mi fermo mio giovane Jedi, davvero spero di non esserti sembrato esagerato, ma per me la nostra rassegna è un mattoncino da aggiungere ai miei sogni, e avere un piccolo sogno non ha senso.”


Ecco, questo è Vincenzo, direi che mi resta da aggiungere soltanto che si comincia Sabato 10 Agosto 2019 con Vito Verrastro e Generazione Boomerang, edito da Rubbettino e si continuerà un sabato al mese con Community Manager di Osvaldo Danzi e Giovanni Re, Franco Angeli;

Teatro scuola vedere fare, di Maria D’Ambrosio, Liguori;

Universi Paralleli, di Roberto Paura, Cento Autori;

Falla Esplodere, di Luca Carbonelli, Management delle PMI.